martedì, Luglio 5, 2022
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Quando la fake news è arte

La comunicazione e l’informazione oggi. Si tratta di due voci che si sono fuse soprattutto con la diffusione ‘palmare’ degli strumenti tecnologici che permettono a chiunque non solo di interagire ma anche di produrre news, seppure talvolta travestite da fake o spesso incomplete. E si crea
disinformazione, talvolta virale.
Questo perché oggi la comunicazione/informazione è chiunque di noi.
Oggi la comunicazione aziendale di un’attività pare sia diventata fondamentale. In un mondo dove anche le persone come individui sono in vetrina (vedi i vari social network con le ingerenze del privato nell’azione quotidiana), figuriamoci l’azione di un’azienda, che sembra avere l’obbligo di stare quotidianamente sul web per comunicare ai pubblici, sia ai nuovi clienti che a quelli potenziali.
Se ritarda l’azione di informazione commerciale soltanto di una settimana, ecco che subito scatta l’allarme tra gli utenti che qualcosa in quell’azienda si è inceppato.
Questo perché oggi viviamo in un’epoca in cui il consumo è quello dell’informazione digitale, che può
raggiungere ogni utente in ogni momento in ogni luogo, scavalcando l’informazione off line, che per alcuni casi resta però fondamentale, per autorevolezza non certo per diffusione.
Infatti, in quest’ottica la nostra azione è triplice, maturata in tanti anni di lavoro sia prima che dopo la rivoluzione digitale nell’informazione e nella comunicazione.

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