Ieri gli Uffici stampa si occupavano di redigere un comunicato, chiamare le proprie aderenze che occupavano posti chiave nelle redazioni ed elemosinare uno spazio giornalistico nell’edizione del giorno dopo. Uguale comportamento anche con l’avvento dei siti web di informazione, sollecitando il collega di inserire la news nel tardissimo pomeriggio in modo da non bruciare la comunicazione per la carta stampata, che ancora oggi ‘certifica’ la notizia. E così veniamo a uno dei punti: con la maggiore diffusione del web, col proliferare dei siti di news (molti sullo stile del ‘copia e incolla’) aumentano anche le fake news, create artatamente sui blog, sui social e sugli stessi siti per screditare un personaggio pubblico, un’azienda, un ente, un evento. Il nostro Ufficio Stampa oltre a svolgere il compito ordinario fatto di una solida rete di rapporti e di capacità di penetrazione giornalistica, lavora per diffondere il concetto di good news, con servizi, interviste, reportage, articoli, commenti, e rimbalzarlo sui social, sempre più invasivi nella nostra vita, tant’è che oggi il vecchio “l’ho sentito alla tv” s’è ormai trasformato in “l’ho letto su facebook”. È il logorio dei tempi attuali: l’opinione corre sull’istante dei social, la piazza virtuale che ha sostituito l’agorà (nel significato più nobile) e il bar dello sport (nel concetto popolano e popolare).
La nostra agenzia parte dal tema e dai contenuti, poi si estende agli strumenti a disposizione per diffondere la good news, che sarà ritrovata dal cliente sui mass media tradizionali e nuovi oltre che sui social in azioni capillari e coordinate.
